Allenatore Generico o Specialista?

Mental trainer, coach sportivo, programmazione neuro linguistica, mentale,

Se la pensate come me, siete sicuramente persone che si rivolgono agli specialisti quando devono curare una parte dolorante del proprio corpo.
Prendiamo l’esempio delle emicranie. A chi vi rivolgereste per curare il vostro mal di testa? Preferite rivolgervi a un medico generico o a un neurologo specialista delle emicranie?
Non ho dubbi sulla risposta…ne sull’attinenza con l’argomento che desidero trattare.

Sappiamo tutti che i migliori, in ogni settore, sono coloro che si specializzano solo in un ramo di quel settore. Questo vale anche per i molteplici settori che compongono una disciplina sportiva come il Calcio; e nello specifico riguarda anche tutti i settori racchiusi nel difficile ruolo di un allenatore.
Ma il ruolo specifico di un allenatore, oggi, qual’è?
Ricordo che ai miei tempi l’allenatore si doveva occupare, oltre che di allenare tutta la squadra ( portieri compresi), delle fasciature per le caviglie, dei massaggi e perfino dell’alimentazione: “Sabato sera, mangiate una bistecca!”, ci diceva.
Ma erano altri tempi, e grazie ai progressi che sono avvenuti nelle società sportive, e nelle tecniche di allenamento, sono stati possibili i miglioramenti che tutti possiamo constatare.
“Grazie al cielo!”, aggiungo…perché con lo stesso metodo di ieri, oggi, non si vincerebbe più neppure un torneo dei bar.
Oggi, oltre al Mister, in una squadra professionista c’è un preparatore per portieri, un fisioterapista, un massaggiatore e, quando la società se lo può permettere, anche un nutrizionista .

Dunque, qual’è il ruolo di un allenatore oggi ?
Quest’estate, Mimmo Di Carlo (allenatore del Chievo Verona) mi ha spiegato alcune cose sugli impegni di un allenatore all’interno di un Club; che riassumo così: relazionare con i dirigenti della società, allenare tecnicamente i giocatori, preparare tatticamente gli incontri, comunicare con la stampa e, perfino, curare il rapporto con i tifosi.

E l’aspetto mentale della squadra? Gli chiedo. “ Già, anche quello!”, Risponde.
“Praticamente”, dice Mimmo, “bisogna interpretare al meglio diversi ruoli e per ognuno di questi bisognerebbe essere grandi esperti”.

Se sommiamo tutti questi compiti possiamo farci un’idea ben chiara di che mole di lavoro si sta parlando; e possiamo considerare quante capacità vengono richieste ad un allenatore oggi.

Ma la mia domanda è: Come può una sola persona essere uno specialista in tecnica, tattica, fisica, mente…e in tutti gli aspetti che si considerano inclusi nel ruolo di un allenatore?

Credo sia logico pensare che, più uno è specializzato in qualcosa e meno ne conosce altre.
Conosco un ristoratore, ad esempio, che non sa cucinare; e nemmeno- giustamente- vuol dedicare il suo tempo ad impararlo… proprio per non sottrarre tempo agli studi sulle “strategie di ristorazione”, che lo appassionano e lo rendono il più bravo nel suo settore.

Dunque - secondo voi - che probabilità ci sono che la massima abilità di un tecnico, la massima abilità di un preparatore fisico, e la massima abilità di uno mental trainer siano racchiuse tutte in un’unica persona? Nessuna!.

Infatti, quello che si può pretendere da un allenatore che si deve occupare contemporaneamente di tutte queste cose è una mediocre conoscenza di ognuna delle parti che compongono l’intera disciplina sportiva…ma non di più; dato che, come abbiamo capito, è impossibile eccellere in tutto.
Anche se il più delle volte la pretesa và ben oltre!

Dico questo in difesa di tutti gli allenatori che molto spesso vengono “rimproverati” e talvolta esonerati con l’accusa di non saper gestire l’aspetto mentale della squadra, come – ad esempio- tenere alta la concentrazione dei giocatori .

Chi sa come si può mantenere alta la concentrazione dei giocatori sa anche che non si può pretendere questa abilità - che si acquisisce in una vita di studi e pratiche - a uno che la propria vita l’ha dedicata ad apprendere tecnica e tattica di gioco. Sarebbe come pretendere un intervento al cervello ad un chirurgo estetico e poi esonerarlo (radiarlo) perché non lo sa fare.

Un ottimo allenatore è tale perché ha dedicato la vita all’apprendimento della tecnica e della tattica di gioco, e spesso gli ci vuole altrettanto per imparare a trasmetterla ai propri giocatori…dunque è logico ritenere fuori luogo la pretesa di “competenze ai massimi livelli”, anche negli altri settori.

Ritenere “incapace” chi non si è mai dichiarato specializzato in un settore… è giusto! Ma non è giusto pretendergli cose che non ha “oggettivamente” avuto la possibilità di approfondire. Soprattutto se si parla di settori complessi quanto quelli della mente umana.

Capita l’opposto a me. Spesso mi viene chiesto se conosco strategie di gioco e tecniche di allenamento…No! Non le conosco e non potrò mai conoscerle, come le conosce un allenatore, finché dedico tutto il mio tempo allo studio delle potenzialità della mente. E perciò avrò sempre bisogno di affiancare il mio lavoro a quello di chi conosce benissimo tecnica e tattiche… per ottenere il meglio dalla prestazione dei giocatori.

In quanto sportivi siamo tutti alla ricerca del massimo delle prestazioni e per ottenere il massimo bisogna semplicemente suddividere la disciplina sportiva nei settori che la compongono e affidare ogni sezione alla cura dei migliori esperti di quella sezione.
Solo così si può ottenere di più!
Costa anche molto meno del prezzo attuale delle sconfitte.

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