Per farsi capire: entrare in sintonia

Se pensate che i caratteri opposti si attraggono, oggi potrete conoscere un’altra verità! Che gli opposti si attraggono è vero solo per i poli delle calamite e non lo è di certo per gli esseri umani. Per darvi una dimostrazione di questo, immaginate due persone diametralmente opposte: una a cui piace il mare e l’altra la montagna; una a cui piace uscire, l’altra stare a casa; una frequentare luoghi affollati come gli stadi, l’altra stare in solitudine; una leggere, l’altra ascoltare musica a tutto volume…

Beh! due persone così è molto probabile che non si incontreranno mai e, se mai dovesse capitare, l’unica cosa che li accomunerà sarà il fatto di ignorarsi a vicenda…per “divergenza di interessi”.
Solo le persone uguali si attraggono, e solo le persone uguali innescano una relazione che gli consente di ascoltare ed essere ascoltati…quindi comunicare.

Lo so! ci sono milioni di persone che dichiarano di sentirsi attratte solo da persone totalmente diverse da loro, (e per le quali regolarmente litigano ) ma questo, semplicemente, succede perché ignorano totalmente la maggior parte delle uguaglianze che li accomuna ( e per le quali si sentono attratti) e si focalizzano solo sulle differenze.
Le persone diametralmente opposte non litigano mai, perché ognuna –indirettamente - rispetta la scelta dell’altro…desiderando l’opposto. Ciò significa che non c’è possibilità che due persone totalmente diverse litighino perché si ignoreranno per sempre.

Quindi anche nelle relazioni di squadra ( tipo Dirigenti con Allenatore, Allenatore con i giocatori, Giocatori con Giocatori ) c’è sempre un interesse comune tra i membri che la compongono; e perciò diventa indispensabile che ogni tentativo di comunicazione sia preceduto dalla sintonia.
Solo chi è in grado di “sintonizzarsi” sugli altri otterrà ascolto e credibilità.

Le persone che meglio di altre riescono –naturalmente - ad entrare in sintonia con chi comunicano sono quelle che si concentrano sulle uguaglianze e ne sottolineano gli aspetti.
E gli altri? Gli altri possono sempre imparare come si cambia e far proprio il comportamento più conveniente.
Ad ogni persona piace chi è come lui. È forse vero che almeno una volta nella vita avete pensato che se vi foste “ sdoppiati” avreste potuto contare su di un collaboratore formidabile?
Tutti consideriamo “molto in gamba” chi ci assomiglia il più possibile…al punto che il massimo sarebbe se fosse come il nostro riflesso in uno specchio.

E voi che tipo siete? Fateci caso facendo questo semplice esercizio: “ Che cosa notate come prima cosa guardando, allo stadio, nella tribuna di fronte?…la maggior parte delle maglie di uno stesso colore oppure quella che in mezzo alle altre spicca per diversità?”
Questo è un modo semplice per constatare che tipo di atteggiamento avete; e se capite di avere la tendenza a notare le differenze, e applicate questa tendenza alle parole della persona che avete di fronte, allora avete scelto il percorso più difficile che esista per essere ascoltati e riuscire nell’intento di comunicare qualcosa.

Uno degli accorgimenti del buon comunicatore è l’attenzione per le uguaglianze tra se e la persona con cui comunica; per mantenersi sempre in sintonia, ottenere ascolto e raggiungere il fine della propria comunicazione.
Un termine che spesso usiamo per definire qualcuno che è entrato in sintonia con noi è: “ simpatico”.

Pensateci: ascoltate mai i consigli di chi vi è simpatico? Ascoltarli non vuol dire applicarli, dato che anche un simpaticone potrebbe darvi un consiglio che voi ritenete sbagliato; ma di sicuro lo ascoltate quando parla e se poi vi dà un buon consiglio allora è fatta!
Vi è mai capitato- invece - di ricevere consigli da qualcuno che vi è antipatico? A me sì, e quando capita piuttosto che seguire ciò che mi ha consigliato- anche se valido- cerco di fare tutt’altro.

Bene! Spero di avervi convinto che solo gli uguali si attraggono e solo tra due persone focalizzate sulle reciproche uguaglianze si ottiene quella sintonia che gli permetterà di comunicare efficacemente tra loro.

L’obiettivo di questo articolo è far risparmiare tempo, energie e fegato a coloro che sono convinti che “detto quel che hanno da dire” hanno fatto il massimo per farsi capire.
Nossignori! Quando avete qualcosa da dire di sicuro volete che –almeno- vi si ascolti; e se non vi preoccupate di entrare prima in sintonia non otterrete nemmeno quello.

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